56ma giornata mondiale di preghiera per le Vocazioni, una riflessione
Ecco una riflessione di don Davide, apparsa su “Avvenire” di domenica 12 maggio, in occasione della 56ma giornata mondiale di preghiera per le vocazioni.
La giornata mondiale di preghiera per le vocazioni è una occasione preziosa per pregare, appunto, ma anche per riflettere sulle dinamiche della chiamata. Per comprendere tali dinamiche, occorre seguirne l’ordine di manifestazione, tenendo conto cioè di chi inizia l’opera, chi ne compie la parte maggiore e chi, più modestamente, ricopre il ruolo di gregario, aiutante o, in linguaggio più nobile, di facilitatore.
Stando così le cose, siccome è Dio a chiamare, la prima indicazione per noi cristiani ci spinge verso l’adorazione, la contemplazione e, appunto, la preghiera. La preghiera per le vocazioni è infatti, innanzi tutto, una constatazione di quest’opera di Dio e un allinearci ad essa. Il gradino successivo consiste nel rispetto e nella “simpatia”, possibilmente sostenuti da un aiuto concreto, verso tutto ciò che favorisce una accoglienza positiva della chiamata.
Questa è precisamente la linea di condotta scelta dal Centro Diocesano Vocazioni di Cremona, che fa della collaborazione con sacerdoti, parrocchie ed oratori il suo punto focale. Quindi, riepilogando, è appunto Dio che prende l’iniziativa, la pastorale ordinaria (parrocchie e oratori) rema nella stessa direzione e la pastorale vocazionale si propone un po’ come il lievito, o il sale, che, quando se ne ravvisa la necessità, aggiunge qualcosa che permette al lavoro fatto in precedenza di essere ancora più fecondo.
Un terzo livello, ed è quello che è attualmente in fase di gestazione per il prossimo anno pastorale in un ambito più propositivo, ? il tentativo di creare situazioni e occasioni nuove, cioè di rimescolare il terreno in maniera più radicale perché nuovi accostamenti possano favorire lo scoccare della scintilla vocazionale. Si tratta, in concreto, di proporre settimane residenziali per adolescenti, con spunti spirituali solidi e al tempo stesso fruibili da ragazzi delle superiori.
Due poli della diocesi, la casa parrocchiale del Migliaro in città e la casa parrocchiale di Dosimo, sono in fase avanzata di attivazione e ospiteranno, a cominciare da ottobre, gruppetti di 5-6 ragazzi che, frequentando la scuola al mattino e ritrovandosi per pasti, compiti, condivisione e pernottamenti, dal lunedì al giovedì, 4 giorni al mese per 4-5 mesi, saranno aiutati a comprendere cosa Dio suggerisce loro per una vita cristiana più solida e completa, indipendentemente dalla chiamata “specifica” che caratterizzerà poi, più avanti, ciascuno di loro.
Chiediamo a tutti i cristiani, in vista della giornata mondiale di preghiera, di ricordarsi anche di questo tentativo in atto, e ai sacerdoti, nel caso individuino qualche ragazzo / a che potrebbe aderire alla proposta, di fargliela presente. La parte più grande del lavoro, come sempre, la svolgerà comunque il Signore. Questa giornata di preghiera può essere anche l’occasione per ringraziarlo in anticipo.
Don Davide Schiavon a nome dell’équipe diocesana del CDV.