PASQUA, dono di vita e rinascita
Un tempo al suono delle campane di Pasqua, le mamme bagnavano gli occhi dei loro bambini. Il significato del gesto non è difficile da comprendere: la Risurrezione di Gesù introduce una novità nella storia; che è necessario uno sguardo nuovo. Occorrono occhi rifatti a nuovo. La novità è uno dei criteri decisivi di questo tempo; innovazione è una delle parole d’ordine che apre la strada al superamento della crisi di questi anni. Insieme a questo criterio, ve ne è un altro altrettanto decisivo: la velocità! Forse questo è ancor più caratteristico dell’epoca che viviamo e determina in modo impressionante i comportamenti e le scelte. Lo sviluppo tecnico e scientifico, in ogni ambito di vita, sembra essere il motore sempre più potente di ogni cambiamento e della velocità con cui avviene. Bisogna riconoscere che tutto questo ha portato e porterà dei miglioramenti alla vita dell’uomo, ma nel medesimo tempo introduce a questioni inedite e spesso radicali di fronte alle quali avvertiamo atteggiamenti e sentimenti molto diversi: dalla paura al senso di precarietà esistenziale, dall’entusiasmo al tentativo non facile di comprendere e governare il cambiamento stesso. Celebrare la Pasqua, per i cristiani, significa ritornare alle sorgenti della vita, ritornare al principio. Non si tratta di tornare al passato, di tornare indietro, ma di andare in profondità, di esplorare le fondamenta, di ritrovare la freschezza di un inizio. Non Stiamo parlando di un’idea o di un insieme di valori, ma di un grande dono, di una esperienza di vita, di un incontro decisivo. La Pasqua di Risurrezione rappresenta per coloro che credono, la sorgente di ogni autentico rinnovamento e il criterio che illumina lo spessore autenticamente umano di ogni cambiamento. E’ luce per cogliere il senso decisamente umano di ogni conquista e di ogni sconfitta è alimentazione di una responsabilità che abbracci ogni uomo e tutto l’uomo, è alimento di una libertà che diventa impegno quotidiano di liberazione da ogni male, da ogni ingiustizia, da ogni peccato. Per il cristiano non c’è Pasqua se non c’è rinnovamento e il principio di questa novità è il dono di Dio, della sua Vita, della sua Grazia, della sua Amicizia. Don Giulio