Gli auguri del Vescovo alle comunità parrocchiali

Sono grato ai parroci della nostra diocesi, che hanno la bontà di ospitare qualche mia parola di augurio alle comunità cristiane ad essi affidate. Siamo, infatti, un unico popolo, che insieme serviamo con l’annuncio del Vangelo, la grazia dei sacramenti, e tante esperienze di fraternità e carità. Da quando vivo con voi, ogni giorno ammiro nuovi frutti dell’evangelizzazione e della spiritualità di quanti ci hanno preceduto. E benedico il Signore.

Abbiamo vissuto il tempo della Quaresima, particolarmente forte in questo Giubileo della

Misericordia. Se è difficile e ci costa diventare “misericordiosi come il Padre”, il Papa ci ripete: “Questo è il momento favorevole per cambiare vita! Questo è il tempo di lasciarsi toccare il cuore”. Egli si rivolge soprattutto a quelle persone che più sono nell’ombra del male, “lontane dalla grazia di Dio per la loro condotta di vita” (MV 19). Ma è bene che tutti noi, contenti di fare Pasqua da credenti, riconosciamo ciò che deve ancora morire, cambiare, e ciò che può e deve risorgere, anche nel nostro cuore.

Papa Francesco ci affida una sua intima convinzione: “Come desidero che gli anni a venire siano intrisi di misericordia per andare incontro ad ogni persona portando la bontà e la tenerezza di Dio!” (MV 5). Faccio mio questo suo desiderio, con l’augurio di saperci incontrare ovunque, con tutti, per trasformarlo in coerente impegno quotidiano, soprattutto in uno stile di apertura, fiducia, autentica serenità e pace.

Perciò, cerchiamo di non fare Pasqua da soli, superficialmente, perché la gioia della vita che vince la morte si assapora davvero solo se si dona a tutti, se ci facciamo umili ma lieti testimoni del Risorto, missionari della speranza.

Con l’Alleluia nell’anima, vi benedico nel nome del Signore.

+ Antonio, vescovo

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